Abbiamo visto la definizione di una funzione \(f: A\to B\) come una relazione che ad ogni \( x\in A\) fa corrispondere uno e un solo \(y \in B\). Abbiamo anche notato che ad ogni elemento di \(A\) deve corrispondere un’immagine in \(B\), ma non è detto che ogni elemento di \(B\) abbia una controimmagine in \(A\). Infine abbiamo visto che ad un elemento \(x\in A\) deve corrispondere un solo elemento \(y\in B\) ma non è vietato che due diversi elementi \(x_1, x_2\in A\) vadano nello stesso elemento \(y\in B\). È possibile escludere comportamenti di questo tipo richiedendo le proprietà aggiuntive di iniettività e suriettività.
Vediamo nel dettaglio le definizioni in questione.
Intuitivamente una funzione è iniettiva se non succede che due frecce vadano nello stesso elemento del codominio cioè si ha una corrispondenza “uno a uno”.
Diamo quindi la definizione:
Equivalentemente si può anche richiedere che se due elementi hanno la stessa immagine, allora essi coincidono. In formule:
$$f(x_1)=f(x_2) \Rightarrow x_1=x_2 $$
esempi
Intuitivamente una funzione è suriettiva se “prende” tutti gli elementi del codominio.
Questo equivale a dire che ogni elemento del codominio è immagine di qualche elemento del dominio. In formula:
$$\forall y\in B \quad \exists x\in A \quad t.c. \quad f(x)=y$$Esempi
Una funzione si dice biunivoca (o biiettiva) se è sia iniettiva che suriettiva.